Biografia politica di Giorgio Napolitano / 1 Il comunista che salvò l’Italia Quando, nell’estate del 2011, l’Italia si è trovata al centro di una pressione finanziaria internazionale di inusitata potenza, alla quale il governo di Silvio Berlusconi, con una maggioranza ormai sfilacciata, non sembrava in grado di far fronte, Giorgio Napolitano si assunse la responsabilità di aprire una fase politica completamente nuova e di imporla alle maggiori forze parlamentari. Sergio Soave 02 GEN 2013
Il comunista che salvò l’Italia Quando, nell’estate del 2011, l’Italia si è trovata al centro di una pressione finanziaria internazionale di inusitata potenza, alla quale il governo di Silvio Berlusconi, con una maggioranza ormai sfilacciata, non sembrava in grado di far fronte, Giorgio Napolitano si assunse la responsabilità di aprire una fase politica completamente nuova e di imporla alle maggiori forze parlamentari. Sergio Soave 01 GEN 2013
Ma non è il solito quarto partito A tutt’oggi, la sfida elettorale lanciata direttamente o indirettamente da Mario Monti è solo un’ipotesi. Però attorno a questa ipotesi gira tutta la politica italiana, per agevolarla o per scongiurarla, il che testimonia del fatto che si tratterebbe non solo di una novità, ma di una sorta di evento “rivoluzionario”. Le rivoluzioni in Italia, quando va bene sono rivoluzioni conservatrici, quando va male reazionarie; sono quasi sempre incompiute e spesso “tradite” o mutilate, come le scarse vittorie. Sergio Soave 21 DIC 2012
Monti e i conservatori concertativi Produttività, riforma da festeggiare ma accolta a baffo moscio E’ stato il governo a forzare, fino a far saltare quella specie di “patto degli scettici” che si era tacitamente stipulato tra Giorgio Squinzi e Susanna Camusso. Un ruolo il governo l’ha senza dubbio esercitato, soprattutto perché la sua natura tecnica ha consentito alla Cisl e alla Uil di sottrarsi all’accusa di berlusconismo che veniva lanciata contro di loro ogni volta che concordavano misure, peraltro assai utili, con Maurizio Sacconi, ministro del Welfare e del Lavoro negli esecutivi di centrodestra. Sergio Soave 23 NOV 2012
Il tempo perso della Cgil La produttività frenata rappresenta uno dei principali fattori strutturali della debolezza economica dell’Italia. Tra i fattori paralizzanti spicca un sistema contrattuale e retributivo che non premia la crescita di produzione, il che ha indotto il governo a uno stanziamento di circa 2 miliardi (in tempi di vacche magrissime non sono pochi) a vantaggio del salario legato alla produttività: quindi contrattato a livello aziendale e territoriale e slegato dai contratti nazionali di lavoro. Leggi La produttività vince sui soliti veti di Marco Valerio Lo Prete Sergio Soave 22 NOV 2012
Tutti i nemici a sinistra di Bersani Il percorso che Pier Luigi Bersani aveva progettato per arrivare a Palazzo Chigi sfruttando l’indebolimento del centrodestra, e che sembrava una strada tutta in discesa, incontra ora una serie di ostacoli imprevisti, e non solo sul lato di Matteo Renzi. La galassia che si muove alla sinistra del Partito democratico si è messa in movimento per sbarrargli la strada, usando armi “improprie” come lo sciopero generale minacciato da Susanna Camusso e il referendum contro le riforme del lavoro promosso da Nichi Vendola insieme ad Antonio Di Pietro, alla Fiom-Cgil e ai vari partitini comunisti. Sergio Soave 14 SET 2012
Elsa Fornero contro la retromarcia Elsa Fornero, ministro del Welfare, è a Torino, impegnata a cercare soluzioni concrete a problemi derivati dall’applicazione della sua riforma del mercato del lavoro. Le chiedo in primo luogo di commentare le richieste di sospensione della riforma avanzate simultaneamente da Gulio Tremonti, ex ministro del Tesoro, e dalla Cgil, che temono che le restrizioni poste ai contratti atipici non produrranno occupazione più stabile ma nuova disoccupazione. Sergio Soave 28 AGO 2012
Analisi Così la Spagna barcolla fra nazionalizzazioni bancarie e debiti insolvibili Il sistema bancario spagnolo suscita gravi preoccupazioni in tutta Europa. Il governo si appresta a varare la quarta riforma del sistema finanziario in due anni e ha dovuto procedere alla nazionalizzazione del terzo istituto di credito, Bankia, risultato di una serie di fusioni che hanno coinvolto soprattutto casse di risparmio. Alla base di questa situazione critica c’è il fatto che le banche spagnole detengono una massa impressionante di mutui immobiliari. Sergio Soave 11 MAG 2012
Elezioni, popoli e spread La dittatura dei mercati schiaccia la democrazia dei popoli. In forme differenti e qualche volta addirittura opposte, questo sembra il senso comune che si sta diffondendo come base per una risposta alla crisi finanziaria internazionale. Naturalmente non è ragionevole mettere insieme le critiche di Giulio Tremonti con le invettive di Beppe Grillo, il richiamo alla difesa dello stato sociale delle socialdemocrazie e la protesta liberista contro il peso fiscale accresciuto dalla crisi. Sergio Soave 04 MAG 2012
Trabajo duro o default La Spagna disoccupata se la prenda con banche e autonomisti esosi Il servizio statistico spagnolo ha calcolato il nuovo tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il 24,4 per cento, ai massimi da 18 anni, con un aumento nell’ultimo trimestre di 365 mila disoccupati. La cifra globale è impressionante: cinque milioni e seicentomila. E’ l’ultima delle cattive notizie che hanno caratterizzato una settimana nera. La Spagna è entrata in recessione formalmente, registrando una caduta del prodotto per due trimestri consecutivi. Sergio Soave 28 APR 2012